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Si spara sempre di più, ma solo il 2% degli italiani ha la licenza per difesa personale

Raphaël Zanotti - Fonte: © La Stampa 11 marzo 2017 Ci sono alcune costanti negli ultimi casi di ladri uccisi dai proprietari di casa avvenuti negli ultimi anni. Primo: le armi erano sempre regolarmente detenute. Secondo: spesso la comunità, il sindaco, a volte addirittura il vescovo, si sono schierati con l’uccisore. Terzo: alcuni partiti politici hanno in seguito trasmesso la sensazione che la violazione di domicilio bastasse a configurare la legittima difesa. Quarto: questa sensazione è errata e quasi sempre l’uccisore è stato poi condannato. È un problema che prima o poi andrà affrontato. Come andrà affrontato un altro tema:...

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L’Italia con la pistola. Milano e Torino le più armate

Federico Malerba - Fonte: © Il Giornale 09 gennaio 2017 Se vogliamo credere ai sondaggi - e di questi tempi è un vero e proprio atto di coraggio - in Italia solo l’8% di quelli che possiedono un’arma da fuoco ammette di averla acquistata per difesa personale: secondo un’indagine di Eurobarometro, infatti, a parte quelli che ne fanno un uso professionale (il 38%) più di uno su due ne sarebbe provvisto per andare a caccia (il 28%) o perché appassionato di tiro (il 23%). È un dato che insospettisce, sia perché è molto al di sotto della media europea (14%)...

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L’Italia che vuole sparare: “Ho la licenza di caccia ma per proteggere casa”

Raphaël Zanotti - Fonte © La Stampa 06 novembre 2016 Quasi trecentomila autorizzazioni in più in appena tre anni. “È difficile ottenere un fucile per difesa, fingo che sia per sport” Questa inchiesta nasce da un’anomalia, uno di quegli scarti capaci di rompere la routine e che spesso sono il segnale di un cambiamento in atto. L’anomalia si chiama «licenza per armi». L’Italia non è l’America, dove chiunque può acquistare un fucile semiautomatico al supermercato sotto casa. L’uso delle armi è super controllato. Al di là di chi porta la divisa, sono pochissime le categorie che possono possedere, e ancora...

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Le aziende europee di armamenti traggono profitti dalla crisi dei rifugiati

Fonte: © Rete Disarmo 04 luglio 2016 Uno studio di Stop Wapenhandel pubblicato da TNI indaga i comportamenti anche di Finmeccanica-Leonardo. Fonte: Stop Wapenhandel - TNI - Rete Disarmo - 04 luglio 2016 Le principali aziende europee di armamenti coinvolte nella vendita di sistemi militari al Medio Oriente sono le stesse aziende che stanno traendo profitti dalla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea: lo rivela il rapporto “Border Wars: The Arms Dealers profiting from Europe’s Refugee Tragedy” (Frontiera di guerra. Come i produttori di armamenti traggono profitto dalla tragedia dei rifugiati in Europa) promosso dalla ONG olandese Stop Wapenhandel e pubblicato dal Transnational Institute con rilancio italiano da...

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Quelle armi che legano Italia ed Egitto

Roberto Colella - Fonte: © Huffingpost 16 febbraio 2016 Il caso Regeni continua a tenere banco sulle cronache nazionali. Eppure nonostante i diversi dubbi sulla morte del giovane ricercatore italiano c'è una certezza incontrovertibile: la vendita di armi italiane all'Egitto. Secondo il rapporto dell'Istat sul commercio estero si legge che da gennaio a ottobre 2015 l'Italia ha esportato in Egitto fucili e carabine per un valore di 1.364.738 euro. Non si tratta di armi da guerra destinate all'esercito. Con quelle si sale a 3.723.888 euro. Secondo Rete Disarmo le relazioni che legano l'Italia all'Egitto vanno contro la sospensione delle licenze...

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Armi in USA: Obama e le lobby (anche italiane) delle armi

  09 gennaio 2016 Le iniziative del presidente Obama per introdurre maggiori controlli sulla diffusione delle armi è fortemente contrastata dalla lobby Usa delle armi: che annovera tra i suoi sostenitori anche aziende italiane. Lo spiegano i seguenti articoli e interviste dei nostri collaboratori. Obama senza armi nella lotta alle lobby (di G. Beretta e E. Isonio) Obama spinto ad agire sulle armi da una campagna con ricadute anche in Italia (di D.Galli) Armi: Obama ci riprova mentre la Beretta fa shopping in Usa (intervista di G. Beretta a Radio Onda d'Urto)

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Carlo Tombola: «Più della triangolazione ora si delocalizza»

Rachele Gonnelli - Fonte: © Il Nuovo Manifesto 18 dicembre 2015 Intervista a Carlo Tombola dell’Opal di Brescia. «Gli Stati già controllano il traffico. Non esiste il contrabbando di carri armati» «Bisogna prima di tutto dire una verità talmente scomoda e taciuta che sembra sfidare il buonsenso e cioè che il contrabbando, il traffico illecito delle armi, non esiste». Carlo Tombola, direttore scientifico dell’Opal, l’osservatorio sulle armi leggere, che da anni monitora da Brescia tutti i dati sul commercio di armamenti in Italia, è più che convinto che tutte le operazioni in questo settore, «anche quelle più grigie, coperte, o...

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È morto Sergio Finardi

Oggi, a Chicago – dove viveva da molti anni – è morto dopo una breve malattia Sergio Finardi, amico e compagno instancabile di tante battaglie, giornalista d’inchiesta e ricercatore, fondatore di TransArms, collaboratore di OPAL e autore di numerosi articoli e saggi dedicati in particolare al tema del trasporto di armamenti, di cui era diventato uno dei maggiori esperti mondiali. Nato a Cremona nel 1950, si era formato nel pieno delle lotte studentesche. Laureatosi a Milano con una tesi sulla socialdemocrazia nordeuropea, grazie a una borsa di studio presso la Stockholm Universitet studiò l’esperienza storico-politica del socialismo svedese, poi riassunta...

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Sempre più armi italiane vendute ai paesi in guerra: “Quanta ipocrisia”

Redazione - Fonte: ©Today 12 luglio 2015 Le armi italiane uccidono in tutto il mondo. La Rete italiana per il Disarmo dimostra a suon di numeri come venga aggirata la Legge 185 che regolamenta l'export militare: "Non possiamo lamentarci che il Mediterraneo ed il Medio Oriente siano una polveriera di conflitti quando siamo anche noi responsabili delle forniture di armi" (...) Nei primi anni di applicazione i principi innovativi della Legge e il controllo, esercitato anche tramite una Relazione al Parlamento da parte del Governo, hanno permesso la diminuzione delle vendite verso Paesi con situazione problematica o in conflitto più o...

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Il business italiano delle armi: 36 miliardi in venticinque anni di export

Michele Sasso - Fonte: ©L'Espresso 09 luglio 2015 Gli “affari armati” delle aziende italiane non conoscono crisi: scambi con 123 paesi. In testa gli Stati Uniti, l’Africa del Nord e il Medio Oriente e tanti regimi autoritari tracciati grazie alla legge del 1990. «La benzina che alimenta il fuoco delle guerre la forniamo noi» denuncia la rete italiana per il disarmo «Se ci limitiamo agli ultimi cinque anni – sottolinea Giorgio Beretta analista dell’osservatorio sulle armi leggere – ai primi posti ci sono Algeria, Arabia Saudita ed Emirati Arabi, con il solo inserimento degli onnipresenti Stati Uniti al terzo posto. È...

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