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Yemen, piangono i bambini morti e vendono le armi che li uccidono. La vergogna italiana e il coraggio danese

Fonte: © Huffintongpost 22 novembre 2018  Fanno finta di commuoversi per gli 85mila bambini morti di fame o malattia dall'intensificarsi della guerra in Yemen, come denunciato da Save the Children. Lacrime di coccodrillo. Perché se c'è una tragedia senza eguali dalla fine della Seconda guerra mondiale, per la quale la comunità internazionale, e in essa l'Occidente, porta una responsabilità vergognosa, questa tragedia si chiama Yemen. Teatro di una guerra combattuta con armi che l'Occidente, Usa in primis ma anche l'Europa, e l'Italia in prima fila, continua a vendere al Paese maggiormente responsabile della mattanza yemenita: l'Arabia Saudita. Di fronte ai...

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Yemen, anche per il governo gialloverde vale l’assunto: toglieteci tutto, ma non il business delle armi

Umberto De Giovannangeli - Fonte: © Huffingpost 08 novembre 2018 Versano lacrime alla vista della foto della piccola Amal, un corpicino scheletrico che ha cessato di vivere lo scorso primo novembre, ma poi continuano a fare affari con coloro che hanno trasformato lo Yemen, per dirla con le parole di Geert Cappelaere, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e l'Africa, "in un inferno per i bambini". Quella in Yemen non è una "guerra dimenticata". È una guerra combattuta, dalla coalizione a guida saudita, con armi vendute loro dall'Occidente. La presa di posizione di Trenta arriva giusto dopo che, un...

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Il ricco commercio di armi con l’Arabia Saudita che l’Italia non riesce a fermare

Marco Cimminella - Fonte: © Business Insider 29 ottobre 2018 La morte del giornalista saudita Jamal Khashoggi ha puntato nuovamente i riflettori sulla vendita internazionale di armi a Riyadh. Gli Stati Uniti e diversi paesi dell’Unione europeafanno ricchi affari con la monarchia del Golfo grazie all’esportazione di materiale d’armamento. Un flusso commerciale difficile da arrestare, nonostante gli scrupoli che dovrebbero venire dalla lunga guerra civile in Yemen e dall’intervento militare saudita nel conflitto, cominciato nel 2015. Perché si tratta di una torta molto grande. E anche l’Italia si è seduta al tavolo per avere la sua parte... leggi tutto l'articolo...

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Questo affare è una bomba

Andrea Frison - Fonte: © La Voce dei Berici 03 agosto 2018 Nel 2017 l’Italia ha venduto armi pesanti e armi leggere ai Governi di 86 Paesi, praticamente la metà dei 193 Stati sovrani riconosciuti dall’Onu. La cifra record, visto che nel 2016 i “clienti” erano stati 82 e nel 2015 72, è stata resa nota al Parlamento con la Relazione governativa sull’export italiano di armamaenti, prevista dalla legge 185/90. Chi vende A venderle sono le aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione sul commercio di materiali di armamento rilasciate dall’Uama (Unità autorizzazioni materiali armamento), autorità nazionale incardinata nel Ministero degli Esteri....

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Bombe made in Italy in Yemen, ecco perché Seafuture deve cambiare

  Giorgio Pagano - Fonte: © Città Della Spezia 22 luglio 2018 I caccia F15 della Royal Saudi force da anni sfrecciano nei cieli dello Yemen e sganciano bombe a pioggia. I raid si susseguono senza sosta. Partono dalle basi a sud di Riad. In pochi minuti raggiungono l’obiettivo, lo distruggono e tornano indietro. Una meccanica mortale, che costringe intere famiglie all’esilio. Una sigla incisa su una bomba fa di quel conflitto lontano una strage che ci riguarda da vicino: MK83, un modello prodotto da RWM Italia. Alle 3 di notte dell'8 ottobre 2016, un raid aereo condotto dalla coalizione...

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Navi dismesse a peso d’oro: l’Italia vende la vecchia flotta anche ai regimi autoritari

Stefano Iannaccone - Fonte: © Addio Alle Armi 25 giugno 2018 Si è presentato con gli abiti del salone per la ricerca e l’innovazione, ma nei fatti si è trasformato in un momento per cercare contatti buoni con lo scopo di vendere le navi militari dismesse a chiunque. Compresi i Paesi che non hanno rispetto dei diritti umani e che sono in guerrA. Il Seafuture 2018 di La Spezia, terminato il 23 giugno, ha cambiato pelle rispetto al progetto iniziale, proseguendo una metamorfosi costante: ora la Marina Militare mette in mostra parte della vecchia flotta in cerca di acquirenti. Il...

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SeaFuture, così l’Italia venderà navi ai regimi dittatoriali e in guerra

Carmine Gazzanni - Fonte: © Left 25 giugno 2018 Egitto, Turchia, Israele, Arabia Saudita, Qatar, Marocco, Angola. Paesi che non brillano per la tutela dei diritti umanitari. Paesi tutti invitati – e tutti presenti – a SeaFuture, il maxi salone che si è tenuto dal 19 al 23 giugno a La Spezia. Forse pochi ne sono a conoscenza, ma parliamo di un evento colossale, una sorta di “expo” dell’arsenale militare. Basti pensare che tra gli organizzatori c’erano Aiad (la Federazione delle aziende italiane per l’aerospazio e la difesa) e la Direzione nazionale degli armamenti del Segretariato generale della Difesa. E...

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“Riconvertiamo Seafuture” incontra il ministro: “Primo positivo passo”

Redazione - Fonte: © Cittadella Spezia 23 giugno 2018 Il resoconto della riunione che si è svolta tra i membri del comitato che chiede un'impronta meno militare per la manifestazione e di non coinvolgere delegazioni di Paesi in guerra. La Spezia - Ieri, venerdì 22 giugno, il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha incontrato presso il Circolo Ufficiali della Marina della Spezia una delegazione del comitato “Riconvertiamo Seafuture”. La delegazione era composta da Lorenzo Azzolini, Giorgio Beretta, Veruschka Fedi e Stefania Novelli. L’incontro, che si è protratto per oltre mezz’ora, era stato richiesto dal comitato per esporre al ministro le diverse...

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«Per un mare di pace: riconvertiamo Seafuture!»

  Redazione - Fonte: © Riforma 21 giugno 2018  Un Comitato a La Spezia riunisce chiesa metodista, battista e avventista, insieme a diverse organizzazioni, sui temi delle migrazioni, del disarmo e della tutela ambientale. Si chiama «Riconvertiamo Seafuture!» il comitato nato a La Spezia di cui fanno parte la locale chiesa metodista, che ne ospita l’attività, le chiese battista e avventista, insieme a numerose organizzazioni (Caritas, Emergency, Rete italiana per il disamo, Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa di Brescia) a livello cittadino e nazionale. Aderiscono infatti anche associazioni di Livorno, Lucca, Cascina, Acireale, Firenze, Roma....

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Venghino, dittatori venghino. Navi militari in vendita ai regimi.

Carmine Gazzanni - Fonte: © La Notizia 19 giugno 2018   A La Spezia l’esposizione dell’arsenale Made in Italy. Tra gli acquirenti interessati pure Egitto, Arabia e Qatar Un vero e proprio usato militare “per la vendita delle navi dismesse dalla Marina militare”, come denunciato da Giorgio Beretta, analista dell’Opal (Osservatorio Permanente Armi Leggere). Da oggi aprirà i battenti SeaFuture 2018 presso l’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia. Forse pochi ne sono al corrente, ma parliamo di un evento colossale. Organizzata da Italian Blue Growth (società che raggruppa diversi enti pubblici e fondazioni) con la Regione Liguria e in collaborazione con...

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