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Rete Disarmo: Mandare armi e militari in Iraq peggiora la situazione

Chiediamo che il Parlamento fermi le scelte del Governo italiano Ancora una scelta militare per l’Iraq: secondo le dichiarazioni alla Camera del Ministro Pinotti non solo mezzi e aerei ma anche l’intervento di oltre duecento uomini. Una scelta sbagliata e inaccettabile – soprattutto se non avrà un nuovo vaglio parlamentare – che spinge la Rete Italiana per il Disarmo a rilanciare la richiesta al Governodi  maggiori dettagli e una supervisione parlamentare e della società civile sull’invio di materiale bellico, e ora forse di militari, in Iraq. Tutto questo mentre i recenti bombardamenti sulle postazioni della milizia dello Stato islamico hanno in realtà rafforzato...

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Raggiunte le 50 ratifiche: Trattato sulle armi in vigore a Natale

Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. Proprio il giorno di Natale questo accordo, che fissa per la prima volta regole internazionali sui trasferimenti di armi, diventerà vincolante per gli Stati aderenti. Rete Italiana per il Disarmo e le realtà italiane che fin dal principio hanno sostenuto la campagna mondiale Control Arms esprimono tutta la loro soddisfazione per il risultato raggiunto. Obiettivo centrato anche grazie alla ratifica dell’Italia, avvenuta nel 2013 con voto unanime del Parlamento....

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Il Governo italiano non invii armi nelle zone di conflitto

La legge italiana vieta l’esportazione di sistemi militari verso i Paesi in stato di conflitto armato e ribadisce che eventuali diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri sono da adottare solo dopo aver consultato le Camere. “I conflitti e le crisi umanitarie che da settimane stanno scuotendo diversi paesi del nord Africa e del Medio Oriente (Striscia di Gaza, Libia, Iraq, Siria ecc.) non si risolvono inviando armi, ma sospendendo le forniture di sistemi militari a tutte le parti in conflitto e costruendo con impegno soluzioni vere e condivise”. Lo afferma con una nota la Rete Italiana per il Disarmo che, anche in...

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Siamo in guerra col maltempo ma spendiamo in armi

Fonte: ©Campagna "Taglia le ali alle armi!" 01 febbraio 2012 Poche novità dal Consiglio Supremo di Difesa riunitosi lo scorso 8 febbraio: qualche parziale riduzione agli organici - largamente sovradimensionati - delle Forze Armate e qualche ritocco agli investimenti negli armamenti. Tutto qui. Il Consiglio Supremo di Difesa riafferma dunque una sostanziale continuità nella politica della difesa del nostro paese: alti livelli di spesa e di investimento, pronunciato interventismo militare all'estero Altro che difesa «light», come qualcuno improvvidamente ha detto. Si tratta invece di una difesa «pesante», con ancora tanto personale, armi, generali e burocrazie. Della cancellazione della produzione e...

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L’Italia nel 2009 ha inviato 11mila Beretta semiautomatici al regime di Gheddafi

  Fonte: © Unimondo 09 marzo 2011 “E’ accertato. Il governo Berlusconi nel 2009 ha autorizzato l’invio a Gheddafi di oltre 11mila tra pistole e fucili semi-automatici di alta precisione e di tipo quasi militare della ditta Beretta decidendo poi di non segnalarlo all’Unione europea”. Lo riportano Rete Italiana per il Disarmo e Tavola della Pace che affermano di aver ottenuto i documenti di esportazione e presa in carico da parte dei funzionari del regime di Gheddafi delle armi transitate per Malta. Le due reti stigmatizzano come “grave e irresponsabile” la condotta dei ministri Frattini e Maroni e le “reiterate...

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Italia: primato mondiale dell’export di piccole armi e riforma della legge 185/90

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 02 dicembre 2010 L’Italia nel 2009 è stata, per il quinto anno consecutivo, il primo paese al mondo per esportazioni di “armi da fuoco” (firearms) di tipo non militare: con quasi 250 milioni di dollari di esportazioni ha preceduto Brasile, Germania e Stati Uniti. Lo si evince dall’analisi dei dati forniti dal registro dell’Onu sul commercio internazionale (UN Comtrade). Tra i destinatari delle armi “made in Italy” figurano diversi paesi nelle “zone calde” del pianeta dalla Libia allo Yemen: ma la rifoma della legge sull'export di queste armi - che risale al 1975 -...

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Commercio delle armi: un primo risultato sulla legge 185

Fonte: © Rete Disarmo 24 novembre 2010 Campagna promossa da: Tavola della Pace - Rete Italiana per il Disarmo Fermiamo i mercanti di armi: giù le mani dalla legge 185! Nel pomeriggio del 23 novembre 2010 la Commissione politiche dell'Unione Europea del Senato ha deciso di rinviare il voto sulla legge che delegherebbe il Governo a modificare la legge 185/90 sul commercio delle armi. La decisione arriva dopo la denuncia della Rete italiana disarmo e della Tavola della pace, su iniziativa di alcuni senatori (Silvana Amati, Roberto Di Giovan Paolo, Gian Piero Scanu). "È un primo risultato importante della nostra...

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Small arms: Italia seconda nell’export di armi leggere, ma poco trasparente

[caption id="attachment_224" align="alignleft" width="200"] Un fucile d'assalto - Foto da 'Small Arms Survey'[/caption] Il commercio mondiale legale di "armi piccole e leggere" (small arms and light weapons) è aumentato del 28% tra il 2000 ed il 2006 con un incremento pari a 653 milioni di dollari che portano il valore complessivo a 2,97 miliardi di dollari: lo si apprende dal Rapporto annuale 'Small Arms Survey 2009' presentato nei giorni scorsi a Ginevra di cui Unimondo analizza in anteprima in Italia i dati salienti. I dati analizzati dal centro indipendente di ricerca del Graduate Institute of International Studies di Ginevra si basano sul 'UN Commodity Trade Statistics Database (UN...

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No dal Molin: appelli a Coop e lavoratori per fermare i lavori

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 14 novembre 2008 Il Presidio permanente contro la costruzione della Base Usa al Dal Molin ha aperto una raccolta di firme per chiedere alla Coop di "prendere posizione rispetto alla presenza all'interno della Lega delle cooperative di C.C.C. e C.M.C. attuali vincitrici dell'appalto per la costruzione della nuova base militare Usa a Vicenza, presso l'aeroporto Dal Molin". "Chiediamo che venga smascherato il fine puramente lucrativo che CMC e CCC hanno dimostrato di perseguire" - afferma la nota. Lo scorso marzo sono stati resi noti infatti i nomi delle ditte che hanno vinto l'appalto per costruire la nuova base...

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