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«Italia ripensaci», da Brescia No alle armi nucleari

Irene Panighetti - Fonte: © Bresciaoggi 06 luglio 2018 LA CAMPAGNA. In Broletto il primo bilancio dell’iniziativa, inserita in quella nazionale, contro gli ordigni atomici. In provincia cresce l’adesione tra Comuni, enti e diverse associazioni «Ancora assente Palazzo Loggia, ma confidiamo nella maggioranza» «Italia ripensaci e firma il Trattato per la messa la bando delle armi nucleari», approvato un anno fa (7 luglio 2017) dall’assemblea generale dell’Onu: questo il messaggio lanciato forte anche da Brescia e provincia, dove l’appello è stato per ora sottoscritto da quaranta Comuni, due enti Provincia e Unione dei Comuni della Valsaviore, 71 realtà tra gruppi,...

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Scoop: vi diciamo dove sono i pacifisti

[vc_row][vc_column][vc_column_text] Venerdì 13 aprile in Piazza Santi Apostoli a Roma abbiamo tenuto una conferenza stampa per presentare  l'appello “Cessate il fuoco!” che ha avuto l'adesione di oltre 100 organizzazioni, tra associazioni, sindacati, partiti, comitati, gruppi e singole persone, segno di grande unità e convergenza, che ha dato il via ad una mobilitazione pacifista su tutto il territorio nazionale, che è ancora in corso.  A parte le solite lodevoli eccezioni, come Avvenire e alcune agenzie di stampa, i giornalisti dei grandi quotidiani come Corriere e Repubblica erano assenti, salvo poi, il giorno dopo i bombardamenti,  domandarsi “dove sono finiti i pacifisti?” e affidare...

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Italia: mini naja, la Regione Lombardia suona la ritirata

Come è andata a finire? O meglio, come sta andando a finire l’introduzione silenziosa della “mininaja” nelle scuole italiane? Era il mese di ottobre del 2010 quando l’Ufficio scolastico della Lombardia e l’Esercito stipulavano un accordo per il corso scolastico a base di pratiche militari “Allenati alla vita”. Tre settimane per avvicinare i giovani italiani ai “valori” delle armi e della guerra alla modica cifra di 20 milioni di euro in tre anni. Una proposta introdotta nella finanziaria a luglio 2010, fortemente voluta dal ministro La Russa, e ribattezzata fin da principio dalla società civile “legge Balilla”. Ora però la...

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Alla scuola militare: documento per riflettere

Con un accordo Gelmini - La Russa,  via ad un corso che prevede la divisione degli studenti in "pattuglie", lezioni di tiro con la pistola ad aria compressa e percorsi "ginnico - militari". Il ministro dell'Istruzione Gelmini con il ministro della Difesa La Russa.Dietro di loro, il ministro dell'Economia Tremonti.Si chiama “allenati per la vita”. E’ il corso teorico e pratico, valido come credito formativo scolastico, rivolto agli studenti delle scuole superiori,frutto di un protocollo tra ministero dell’Istruzione e della Difesa. E che cosa serve a un ragazzo per allenarsi per la vita? Esperienze di condivisione sociale, culturale e sportive...

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Comunicato di OPAL Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa

A poche ore di distanza, Brescia è coinvolta in due importanti avvenimenti: la visita di Benedetto XVI e il passaggio della Marcia mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Brescia è la capitale italiana delle armi da fuoco. Nel distretto industriale che fa capo a Gardone Valtrompia annualmente si fabbricano tra ottocentomila e un milione di armi leggere. La sola Beretta produce mille-millecinquecento pistole al giorno. " Da qui, dalle mani di più o meno millecinquecento addetti, esce il meglio della produzione mondiale di armi da fuoco di alta qualità, armi che vincono le Olimpiadi ma che sono anche nelle...

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“Gnàri armati?”

  "Vogliamo portare alla riflessione delle forze politiche e dei cittadini bresciani, in particolare di genitori e studenti delle scuole superiori della città, due notizie provenienti da due diverse fonti e da due diverse situazioni. Una risale al novembre del 2006, quando le forze di sicurezza irachene bloccarono un convoglio di sei asini pesantemente caricati nei pressi del confine tra Iraq e Iran. Sulle loro some 53 mine anti-carro, per la maggior parte mine Valsella VS 2.2 vendute all'Iran tra 1982 e 1991. E' molto probabile che le mine, perfettamente funzionanti, fossero destinate alle milizie sciite irachene, e che decine...

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