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Coronavirus. Ma le industrie delle armi restano in funzione, «perché essenziali»

Luca Liverani – Fonte: © Avvenire
25 marzo 2020
«Si ferma l’economia civile, quella incivile no». Appello al governo di Scuola di Economia civile, Banca Etica, Pax Christi, Focolari. Tagli alla Sanità, 26 miliardi alla Difesa. Gli F35 in produzione
…Un tema sollevato anche dal vescovo presidente di Pax Christi, Giovanni Ricchiuti: «Quanti posti letto potremmo realizzare con un solo giorno di spese militari, pari a 68 milioni? Quanti respiratori con un F-35? O con un solo casco del pilota che costa 400 mila euro?». Giorgio Beretta, ricercatore dell’Opal di Brescia, l’osservatorio sulle armi, pone il problema della riconversione: «In Italia sono 231 le imprese produttrici di armi e munizioni, rispettivamente 107 e 124. Una sola, la Siare Engineering, produce ventilatori polmonari. Siamo fortemente dipendenti dall’estero per macchinari vitali. Ma nel 2006 la Regione Lombardia affossò definitivamente l’Agenzia regionale per la riconversione dell’industria bellica istituita nel 1994»…