«Per un mare di pace: riconvertiamo Seafuture!»

 

Un Comitato a La Spezia riunisce chiesa metodista, battista e avventista, insieme a diverse organizzazioni, sui temi delle migrazioni, del disarmo e della tutela ambientale.

Si chiama «Riconvertiamo Seafuture!» il comitato nato a La Spezia di cui fanno parte la locale chiesa metodista, che ne ospita l’attività, le chiese battista e avventista, insieme a numerose organizzazioni (CaritasEmergency, Rete italiana per il disamo, Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa di Brescia) a livello cittadino e nazionale. Aderiscono infatti anche associazioni di Livorno, Lucca, Cascina, Acireale, Firenze, Roma.

Dietro a questo nome, che può apparire oscuro ai più, si concentra una lunga serie di temi di rilevanza pubblica molto diversificati, tra cui: il controllo delle frontiere e il Piano di difesa europeo, la gestione del fenomeno migratorio e le azioni della società civile; la crescita della spesa militare italiana e la fornitura di armamenti che alimentano guerre e violazioni dei diritti umani; i conflitti che dilaniano i paesi del Medio Oriente e dell’Africa, e ancora, l’inquinamento ambientale e marino del territorio ligure provocato dalla Marina militare italiana soprattutto con l’entrata nel golfo di navi e sommergibili nucleari. Infine, o meglio innanzitutto, le persistenti violazioni delle convenzioni internazionali e del diritto umanitario da parte di Stati le cui Marine militari sono state invitate al salone nautico internazionale «Seafuture 2018», in corso proprio in questi giorni (19-23 giugno) all’Arsenale militare marittimo spezzino…leggi tutto l’articolo