Armi e munizioni, un quarto è bresciano

Irene Panighetti – Fonte: ©Bresciaoggi
25 novembre 2017

«La provincia di Brescia si conferma, in Italia, la prima produttrice ed esportatrice di armi e munizioni»: lo ha ricordato Opal (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia) che ogni anno analizza i dati ufficiali definitivi da fonti Istat, Eurostat e Comtrade e li presenta in anteprima nazionale nella nostra città. I numeri si riferiscono alle esportazioni di armi e munizioni (esclusi gli armamenti complessi come aeromobili, navi, veicoli, carri) sia di tipo militare, cioè quelle armi e munizioni che per la loro spiccata potenzialità di offesa sono destinate alle forze armate estere, sia alle armi e munizioni comuni, cioè a tipologie di armi e relative munizioni destinate non solo a rivenditori esteri autorizzati alla vendita al dettaglio di armi per la difesa personale, per le discipline sportive, per le attività venatorie e per il collezionismo, ma che sono esportate anche per l’utilizzo da parte di corpi di polizia e per le forze di sicurezza pubbliche e private.

LA PRESENTAZIONE del rapporto quest’anno è coincisa con le giornate del Festival della Pace, di cui Opal è tra i promotori: un’opportunità per «aprire una riflessione e per chiedere a tutti di prendere posizione», ha sollecitato Piergiulio Biatta, dell’osservatorio. Perché se è sempre bene pronunciare parole di pace sarebbe meglio far seguire azioni concrete, auspicate da Opal.

«I numeri sono chiari – ha commentato Giorgio Beretta, analista scientifico dell’osservatorio – e confermano il primato del Bresciano che, nel panorama nazionale, detiene il 25,7 per cento della produzione. Questo significa un mercato di quasi 326 milioni di euro» (per la precisione 325 milioni 749.395 euro). In altre parole circa un quarto delle armi prodotte ed esportate dall’Italia proviene dalla provincia di Brescia.

Ma dove finiscono queste armamenti? «In quantità sempre crescente in aree del Medio Oriente in situazione bellica», secondo Beretta, che ha confermato i dati degli scorsi anni, ovvero che «la prima area geografica di destinazione è il Nordamerica» (con il 38,2% del totale), «seguito dall’Unione Europea, ma si è assistito ad un aumento costante di esportazioni nella aree del Mena». Le principali aree di destinazione delle produzioni nel settore, sia a livello provinciale che italiano, dopo l’area Nord del continente americano, come evidenziato durante la presentazione dei dati, sono rappresentate dal Regno Unito con il 7,3% e dalla Turchia con il 5,6 per cento.

Oltre a diffondere i dati, disponibili sul sito www.opalbrescia.org, OPAL si impegna in campagne per il disarmo, come quella relativa alle realtà finanziarie armate; lo fa anche attraverso iniziative portate avanti dalla dozzina di singole realtà che compongono l’osservatorio, tra le quali figurano anche la diocesi e i Missionari Saveriani…leggi tutto l’articolo

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