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Conflitto in Yemen: l’Italia sospenda l’invio di bombe e sistemi militari alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita

L'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (OPAL) di Brescia, Amnesty International Italia e la Rete Italiana per il Disarmo chiedono al Governo Renzi di fermare l'invio di bombe e sistemi militari italiani ai paesi della coalizione guidata dall'Arabia Saudita che, per contrastare l'avanta del movimento sciita zaydita Houthi, sta bombardando lo Yemen da cinque mesi senza alcun mandato o giustificazione internazionale... Leggi il comunicato: sul sito di Amnesty Italia e di Rete Disarmo. Qui il Comunicato stampa in pdf. Scarica la documentazione di OPAL sulle bombe di RWM Italia inviate in Arabia Saudita: In italiano (in .pdf)  - In English (in .pdf) Interrogazioni parlamentari Rassegna Stampa Disarmo: Arabia Saudita Yemen RWM Italia...

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Conflitto in Yemen: l’Italia sospenda l’invio di bombe alla coalizione saudita

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 03 settembre 2015 L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Difesa e Sicurezza (OPAL) di Brescia, Amnesty International Italia e la Rete Italiana per il Disarmo (RID) chiedono al Governo Renzi di fermare l’invio di bombe e sistemi militari italiani ai paesi della coalizione guidata dall’Arabia Saudita (con l'appoggio di altri Paesi sunniti della regione) che, per contrastare l’avanzata del movimento sciita zaydita Houthi, sta bombardando lo Yemen da cinque mesi senza alcun mandato o giustificazione internazionale.  Il conflitto ha finora causato più di 4mila morti e 20mila feriti – di cui circa la metà tra la popolazione civile – provocando una “catastrofe umanitaria” con oltre...

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Bombe italiane nel conflitto in Yemen: la Farnesina chiarisca

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 11 agosto 2015 Dallo scorso marzo in Yemen si sta consumando un atroce conflitto ignorato da gran parte dei maggiori media italiani (con qualche rara eccezione come Famiglia Cristiana che vi ha dedicato diversi articoli). Dall’inizio dell’intervento militare della coalizione, guidata dall'Arabia Saudita per contrastare l’avanzata del movimento sciita zaidista Houthi che lo scorso gennaio con un colpo di Stato ha attaccato il palazzo del governo, sciolto il Parlamento ed esautorato il Presidente Rabbo Hadi, sono quasi 4000 i morti e 20mila feriti, di cui circa la metà tra i civili. Un intervento militare che sta conducendo – come riportano le...

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Sempre più armi italiane vendute ai paesi in guerra: “Quanta ipocrisia”

Redazione - Fonte: ©Today 12 luglio 2015 Le armi italiane uccidono in tutto il mondo. La Rete italiana per il Disarmo dimostra a suon di numeri come venga aggirata la Legge 185 che regolamenta l'export militare: "Non possiamo lamentarci che il Mediterraneo ed il Medio Oriente siano una polveriera di conflitti quando siamo anche noi responsabili delle forniture di armi" (...) Nei primi anni di applicazione i principi innovativi della Legge e il controllo, esercitato anche tramite una Relazione al Parlamento da parte del Governo, hanno permesso la diminuzione delle vendite verso Paesi con situazione problematica o in conflitto più o...

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Il business italiano delle armi: 36 miliardi in venticinque anni di export

Michele Sasso - Fonte: ©L'Espresso 09 luglio 2015 Gli “affari armati” delle aziende italiane non conoscono crisi: scambi con 123 paesi. In testa gli Stati Uniti, l’Africa del Nord e il Medio Oriente e tanti regimi autoritari tracciati grazie alla legge del 1990. «La benzina che alimenta il fuoco delle guerre la forniamo noi» denuncia la rete italiana per il disarmo «Se ci limitiamo agli ultimi cinque anni – sottolinea Giorgio Beretta analista dell’osservatorio sulle armi leggere – ai primi posti ci sono Algeria, Arabia Saudita ed Emirati Arabi, con il solo inserimento degli onnipresenti Stati Uniti al terzo posto. È...

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Comunicato stampa e incontro a Vicenza sulla fiera “HIT Show”

11 febbraio 2015 L’Osservatorio OPAL e Rete Italiana per il Disarmo hanno emesso un Comunicato Stampa sulla nuova fiera delle “armi comuni”  di Vicenza “HIT Show” e venerdì 13 febbraio, alle ore 20.30, terranno un incontro pubblico a Vicenza dal titolo “HIT Show: questioni aperte e prospettive”, presso il salone della Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253. Saranno presenti, tra i relatori, Francesco Vignarca (Coordinatore nazionale della Rete italiana per il disarmo), Piergiulio Biatta (Presidente dell’Osservatorio OPAL di Brescia), Giorgio Beretta (analista del commercio di armi). Il Comunicato di OPAL - Rete Disarmo in PDF SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva SalvaSalva

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Il primato dell’Italia nell’export mondiale di “armi comuni”

Pierluigi Mele - Fonte: © Rai News (Intervista a Carlo Tombola) 16 novembre 2014 Nei giorni scorsi Opal (Osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia) , ha presentato il nuovo Annuario sulle armi leggere fabbricate in Italia. Il titolo del rapporto è significativo: Commerci di armi proposte di pace. Ricerca, attualità memoria per il controllo degli armamenti. Come si vede un rapporto dettagliato che contiene novità rilevanti sul commercio di armi leggere. Ne parliamo con il professor Carlo Tombola, coordinatore scientifico di Opal. Professore, qualche giorno fa voi di Opal avete presentato la nuova edizione dell’Annuario sulle armi leggere. L’Italia...

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Rete Disarmo: Mandare armi e militari in Iraq peggiora la situazione

Chiediamo che il Parlamento fermi le scelte del Governo italiano Ancora una scelta militare per l’Iraq: secondo le dichiarazioni alla Camera del Ministro Pinotti non solo mezzi e aerei ma anche l’intervento di oltre duecento uomini. Una scelta sbagliata e inaccettabile – soprattutto se non avrà un nuovo vaglio parlamentare – che spinge la Rete Italiana per il Disarmo a rilanciare la richiesta al Governodi  maggiori dettagli e una supervisione parlamentare e della società civile sull’invio di materiale bellico, e ora forse di militari, in Iraq. Tutto questo mentre i recenti bombardamenti sulle postazioni della milizia dello Stato islamico hanno in realtà rafforzato...

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Raggiunte le 50 ratifiche: Trattato sulle armi in vigore a Natale

Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. Proprio il giorno di Natale questo accordo, che fissa per la prima volta regole internazionali sui trasferimenti di armi, diventerà vincolante per gli Stati aderenti. Rete Italiana per il Disarmo e le realtà italiane che fin dal principio hanno sostenuto la campagna mondiale Control Arms esprimono tutta la loro soddisfazione per il risultato raggiunto. Obiettivo centrato anche grazie alla ratifica dell’Italia, avvenuta nel 2013 con voto unanime del Parlamento....

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Il Governo italiano non invii armi nelle zone di conflitto

La legge italiana vieta l’esportazione di sistemi militari verso i Paesi in stato di conflitto armato e ribadisce che eventuali diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri sono da adottare solo dopo aver consultato le Camere. “I conflitti e le crisi umanitarie che da settimane stanno scuotendo diversi paesi del nord Africa e del Medio Oriente (Striscia di Gaza, Libia, Iraq, Siria ecc.) non si risolvono inviando armi, ma sospendendo le forniture di sistemi militari a tutte le parti in conflitto e costruendo con impegno soluzioni vere e condivise”. Lo afferma con una nota la Rete Italiana per il Disarmo che, anche in...

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