Chiamata alle armi

Luigi Mastrodonato – Fonte: © National Geographic
27 maggio 2019

FOTORACCONTO In Italia la cultura delle armi da fuoco è viva e radicata, grazie anche a una potente industria. Ora la nuova legge sulla legittima difesa potrebbe incrementarne la diffusione.

L’Italia è un paese armato. Secondo Small Arms Survey, un progetto di ricerca indipendente svizzero, ci sarebbero 8, 5 milioni di armi sul nostro territorio. L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere (Opal) si spinge fino a 12 milioni.

Il ministero non fornisce dati sulle licenze, ma per il Censis sono 4, 5 milioni gli italiani armati. Tante armi e tanti possessori sono lo specchio di una cultura radicata, legata anche alla forza della produzione armiera nazionale.

L’industria italiana di settore è tra le più prestanti al mondo. Il distretto per eccellenza è in Val Trompia, nel bresciano. Già nel 1526 l’artigianato locale lavorava sulla polvere da sparo e la Repubblica veneziana ordinò 185 archibugi a un produttore locale, tal Beretta.

Oggi la Beretta è leader mondiale nella produzione di armi sportive. Al suo fianco sono nate altre aziende armiere, se ne contano circa 110 nella zona, per oltre 5.000 dipendenti. Il 70 per cento della produzione di armi sportive europea e il 50 per cento di quella mondiale avviene qui, per un fatturato che supera i 7 miliardi di euro l’anno… leggi tutto l’articolo