Legittima difesa, manca un censimento delle armi in giro: da rivedere le norme per la loro diffusione

 

Fonte: © Repubblica
04 maggio 2017

Il via libera della Camera per la nuova legge che dà licenza di sparare ai ladri di notte per legittima difesa. L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) ritiene che siano necessari alcuni correttivi per prevenire forme di “giustizia privata”

BRESCIA – Come da previsioni e nonostante il no di Silvio Berlusconi, la proposta di legge che riconosce come legittima difesa la reazione alle rapine notturne ottiene il primo via libera del Parlamento. L’aula della Camera ha approvato infatti la nuova legge con 225 Sì, 166 No e 11 astenuti. A favore hanno votato Pd, Ap, Civici e innovatori. Contrari M5S, Forza Italia, Lega Nord, Mdp, Sinistra Italiana-Possibile e Fratelli d’Italia. Astenuti Centro democratico e Psi.

La risposta dell’Osservatorio-Armi. Al riguardo, l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) ritiene che, mentre possono essere comprensibili alcuni correttivi per modificare quelle norme che rischiano di penalizzare ingiustamente la persona che subisce un’aggressione, non è in alcun modo ammissibile l’assunto secondo cui “la difesa è sempre legittima”: per essere legittima, la difesa deve, infatti, sempre rispondere alle condizioni, previste nel nostro ordinamento, della necessità di difendere se stessi o altri (e quindi come extrema ratio), di attualità o inevitabilità del pericolo (il pericolo deve essere reale ed effettivo e non solo ipotetico, presunto o possibile) e di proporzionalità tra difesa e offesa. Inoltre, OPAL ribadisce che la potestà punitiva appartiene esclusivamente allo Stato che deve garantire le misure idonee a salvaguardare la sicurezza della collettività anche al fine di prevenire forme di “giustizia privata”.

Revisione delle leggi per la detenzione. L’Osservatorio OPAL evidenzia soprattutto la necessità di rivedere le norme che regolamentano la detenzione e il porto d’armi. Contrariamente al diffuso luogo comune, la legislazione italiana è di fatto sostanzialmente permissiva in materia di detenzione di armi: oggi, a qualunque cittadino incensurato, esente da malattie nervose e psichiche, non alcolista o tossicomane, è generalmente consentito di possedere una o più armi, finanche un numero illimitato di fucili da caccia…leggi tutto l’articolo su Repubblica