L’Italia con la pistola. Milano e Torino le più armate

Se vogliamo credere ai sondaggi – e di questi tempi è un vero e proprio atto di coraggio – in Italia solo l’8% di quelli che possiedono un’arma da fuoco ammette di averla acquistata per difesa personale: secondo un’indagine di Eurobarometro, infatti, a parte quelli che ne fanno un uso professionale (il 38%) più di uno su due ne sarebbe provvisto per andare a caccia (il 28%) o perché appassionato di tiro (il 23%).

È un dato che insospettisce, sia perché è molto al di sotto della media europea (14%) sia perché negli ultimi anni il bisogno di sicurezza nel nostro paese non è certo in diminuzione. Anzi.

È un dato che insospettisce, sia perché è molto al di sotto della media europea (14%) e sia perché negli ultimi anni il bisogno di sicurezza nel nostro Paese non è certo in diminuzione. Uno studio dell’istat, ad esempio, ha rilevato che negli ultimi dieci anni i furti in abitazione sono più che raddoppiati. Descrivere il rapporto degli italiani con le armi non è semplice. Per dirla con Vasco Rossi «non siamo mica gli americani», qui da noi la vendita è riservata ad alcune categorie ben precise e ancora più regolamentata è la facoltà di portarle con sé. Ci vogliono delle autorizzazioni sia per la detenzione che per il porto. Queste ultime possono essere rilasciate per vari motivi e analizzarne l’evoluzione quantitativa nel tempo aiuta a dare una dimensione al fenomeno nonché a fotografare le nuove tendenze… leggi tutto l’articolo su Il Giornale

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