Recovery, da commissione basta armi a chi è stato sopposto a Tso. Associazioni: “Ora serve anagrafe informatizzata Asl-forze dell’ordine”

di Gianni Rosini – Fonte: © Il Fatto Quotidiano
20 luglio 2021

La proposta porta la firma del deputato Pd Umberto Buratti: “Il sindaco, in qualità di autorità sanitaria, deve comunicare al Prefetto, agli uffici e comandi delle Forze di polizia l’adozione di misure o trattamenti sanitari obbligatori connessi a patologie che possono determinare il venir meno dei requisiti psico-fisici per l’idoneità all’acquisizione, alla detenzione ed al conseguimento di qualunque licenza di porto delle armi”, ha spiegato.

Tra le pieghe del decreto Recovery, che in nottata ha ottenuto il via libera delle commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera e verrà presentato domani a Montecitorio, spunta anche una stretta sul possesso di armi da fuoco per persone che hanno presentato anche in passato gravi problemi psichici. È stato infatti approvato un emendamento, a prima firma del deputato Pd Umberto Buratti, per il quale da ora in poi “il sindaco, in qualità di autorità sanitaria, deve comunicare al Prefetto, agli uffici e comandi delle Forze di polizia l’adozione di misure o trattamenti sanitari obbligatori (Tso) connessi a patologie che possono determinare il venir meno dei requisiti psico-fisici per l’idoneità all’acquisizione, alla detenzione ed al conseguimento di qualunque licenza di porto delle armi”. […]

Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal Brescia), è dello stesso avviso: “È un primo passo importante, ma va istituito al più presto il sistema informatico di comunicazione diretta tra medici/Asl e Questure/Prefetture per comunicare tutti i casi (e non solo i Tso) di patologie e uso di medicinali che possono determinare anche temporaneamente la mancanza dei requisiti psico-fisici per il mantenimento delle licenze per armi. Si tratta di un registro già previsto da oltre dieci anni dal Decreto legislativo 204 del 2010 e da provvedimenti attuativi contenuti nel decreto legislativo 104 del 2018. È venuto il momento di darne piena attuazione per prevenire i numerosi casi di omicidi e suicidi con armi legalmente detenute”. […]