Yemen e armi ai sauditi: coerenza nordica, ipocrisia italica e i suoi giannizzeri

Giorgio Beretta – Fonte: ©Unimondo
10 gennaio 2018

Un annuncio fastidioso. Meglio non darne notizia e non rilasciare commenti. Così è stato considerato a Roma il comunicato con cui nei giorni scorsi il ministero degli Affari esteri della Norvegia ha annunciato la sospensione delle autorizzazioni per le forniture di armi e munizioni agli Emirati Arabi Uniti. Un fastidio comprensibile considerati i lucrosi affari delle nostre industrie militari con gli Emiri del Golfo. Ma ancor più in ragione della motivazione“Sulla base di una valutazione globale della situazione nello Yemen e dei crescenti rischi associati all’impegno militare degli Emirati Arabi Uniti nel Paese il ministero degli Affari esteri della Norvegia ha deciso di sospendere le licenze già rilasciate per l’esportazione di armi e munizioni verso gli Emirati Arabi Uniti” – si legge nel comunicato ufficiale. Che aggiunge: “Nessuna nuova licenza per gli Emirati verrà rilasciata”. Il linguaggio è comprensibilmente diplomatico, ma il significato è evidente per chi è al corrente delle gravi violazioni del diritto umanitario in Yemen imputate alla coalizione militare a guida saudita a cui partecipa anche l’aeronautica militare degli Emirati.

Una questione irritante

Sulla situazione nello Yemen e, soprattutto, sull’intervento militare nel paese del golfo arabico da parte della coalizione saudita il governo Gentiloni ha sempre preferito non sollevare troppa attenzione. Lo si è notato anche all’indomani dell’inchiesta del New York Times che ha documentato l’utilizzo di ordigni di fabbricazione italiana nei bombardamenti aerei sulle zone abitate da civili in Yemen. Fatti già ripetutamente denunciati dalla Rete italiana per il disarmo insieme a numerose altre associazioni e resi noti da vari servizi giornalistici e soprattutto dalla trasmissione “Le Iene”. Ma per lo più sconosciuti agli italiani che – come noto – leggono poco i giornali e apprendono le notizie soprattutto dai telegiornali della RAI (che non ne hanno dato notizia). “Quanto riportato dal New York Times è una vicenda già nota” – ha sbrigativamente commentato la Farnesinain un comunicato inviato ai media di cui – sarà un caso? – non si trova traccia nel sito ufficiale. La Farnesina non ha mancato di aggiungere che “il Governo ha fornito chiarimenti più volte nel corso della legislatura, anche in sede parlamentare”. Chiarimenti che sono stati interamente riportati nel comunicato. E’ utile leggerli“L’Italia osserva in maniera scrupolosa il diritto nazionale ed internazionale in materia di esportazione di armamenti e si adegua sempre ed immediatamente a prescrizioni decise in ambito Onu o Ue. L’Arabia Saudita non è soggetta ad alcuna forma di embargo, sanzione o altra misura restrittiva internazionale o europea”leggi tutto l’articolo

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