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Yemen, Rete Disarmo al Governo Gentiloni: si segua l’esempio degli Stati Uniti interrompendo forniture di bombe all’Arabia Saudita

Fonte: © Rete Disarmo 16 dicembre 2016 Nei giorni scorsi l'amministrazione USA ha sospeso l’invio di diversi sistemi militari a Riyad a causa dei bombardamenti sauditi sui civili. La Rete Italiana per il Disarmo chiede un incontro urgente sulla questione con il nuovo Ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Angelino Alfano. “Il governo Gentiloni interrompa subito le forniture dei sistemi militari che vengono impiegati dalle forze armate saudite e dai suoi alleati nel conflitto in Yemen, in particolare le bombe aeree che hanno già causato migliaia di morti tra la popolazione civile di quel martoriato paese”. Lo torna a...

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Dopo la visita della Pinotti, Fincantieri propone ai sauditi navi da guerra

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 15 dicembre 2016 Siamo stati tra i primi a darne notizia su Unimondo. Lei, o meglio il suo Ministero, lo aveva subito smentito minacciando querele. A loro dire la visita a Riyad e i colloqui col principe saudita e ministro della Difesa sarebbero stati solo “politico istituzionali”. Niente di commerciale né trattative per nuovi “accordi navali”. Lo aveva pure ribadito in parlamento. Ieri sera è arrivata una clamorosa smentita. Una nota stampa del sito di intelligence militare “Tactical News” annuncia infatti che il Vice Principe ereditario e ministro della Difesa saudita, Mohammed bin Salman bin Abdulaziz, ha...

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Porteremo all’attenzione della Procura di Brescia anche le affermazioni odierne del Ministro Gentiloni sulle esportazioni italiane di sistemi militari all’Arabia Saudita

Fonte: ©Rete Disarmo 26 ottobre 2016 “Le gravi affermazioni del Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni al Question Time odierno confermano la necessità di un’indagine della magistratura sulle esportazioni di materiali d’armamento autorizzate dal Governo Renzi verso l’Arabia Saudita. Le porteremo perciò all’attenzione del Viceprocuratore di Brescia, dott. Fabio Salamone, che ha aperto un’inchiesta sulle spedizioni dall’Italia di materiali d’armamento destinate alle forze armate della monarchia saudita che, a capo di una coalizione di diversi paesi, dal marzo del 2015 è intervenuta militarmente nel conflitto in Yemen senza alcun mandato da parte delle Nazioni Unite”. E' questa la posizione di Rete Italiana per il Disarmo...

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Comunicato stampa di Rete Disarmo e OPAL sul Convegno sulle armi comuni a Vicenza

18 ottobre 2016 La Rete Italiana per il Disarmo e l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (OPAL) di Brescia considerano il seminario promosso dall’Amministrazione Comunale di Vicenza sulle armi comuni un passo significativo ed auspicano che possa contribuire anche a definire presto un regolamento generale di HIT Show(Hunting, Individual Protection and Target Sports): un regolamento, cioè, sia per gli espositori che per i visitatori, capace di concretizzare l’assunzione di responsabilità etica e sociale che tale manifestazione fieristica implica. HIT Show è la fiera che da due anni si tiene a febbraio presso il quartiere fieristico vicentino a seguito di...

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La guerra sporca dell’Italia in Yemen

Giorgio Beretta - Fonte: ©Il Manifesto 15 ottobre 2016 Export di morte. «La ditta Rwm Italia ha esportato in Arabia Saudita in forza di una licenza rilasciata in base alla normativa vigente». I dati sulle esportazioni degli armamenti made in Italy sono opachi, ma dalla ministra della Difesa Pinotti arriva la conferma indiretta del nostro coinvolgimento nei bombardamenti della coalizione a guida saudita che fanno strage di civili Potrebbero essere di fabbricazione italiana le bombe che sabato scorso hanno colpito l’edificio a Sana’a in Yemen dove era in corso una cerimonia funebre causando 155 morti e più di 530 feriti....

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La guerra sporca dell’Italia in Yemen

Giorgio Beretta - Fonte: © Il Manifesto 15 ottobre 2016 Export di morte. «La ditta Rwm Italia ha esportato in Arabia Saudita in forza di una licenza rilasciata in base alla normativa vigente». I dati sulle esportazioni degli armamenti made in Italy sono opachi, ma dalla ministra della Difesa Pinotti arriva la conferma indiretta del nostro coinvolgimento nei bombardamenti della coalizione a guida saudita che fanno strage di civili. di Giorgio Beretta (Analista dell’Osservatorio Permanente sulle armi leggere e le politiche di difesa e sicurezza di Brescia) English Translation:  Italy’s dirty war in Yemen Potrebbero essere di fabbricazione italiana le bombe che sabato scorso...

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Procura di Brescia apre inchiesta su armi italiane ad Arabia Saudita, soddisfazione di Rete Disarmo

La Rete Italiana per il Disarmo esprime la propria soddisfazione per la conferma di apertura di un'inchiesta, da parte della Procura di Brescia, sulle forniture di bombe italiane al regno saudita a seguito dell'esposto presentato da RID in diverse città italiane a Gennaio 2016. La notizia di possibile reato era relativa alla violazione dell'articolo 1 della legge 185/90 che vieta l'esportazione di armamenti verso Paesi in stato di conflitto armato e che violano i diritti umani. Rete Disarmo esplicita a riguardo la piena disponibilità a collaborare con i Magistrati di Brescia, in particolare con il dott. Salamone titolare del fascicolo. Fonte:...

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La Ministra Roberta Pinotti in Arabia Saudita per promuovere contratti militari in spregio ai diritti umani

Comunicato congiunto con Amnesty International Italia Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - Amnesty International Sezione Italiana - 06 ottobre 2016 La Ministra della Difesa, sen. Roberta Pinotti, si è recata nei giorni scorsi in Arabia Saudita per alcuni incontri di alto livello. I media sauditi riportano che la ministra è stata ricevuta il 4 ottobre, dal Re saudita Salman e successivamente dal Vice principe ereditario e Ministro della Difesa, Muhammad Bin Salman. I media sauditi riportano che nei colloqui con re Salman la ministra Pinotti abbia discusso “le modalità per rafforzare le relazioni bilaterali” e abbia “passato in rassegna i recenti sviluppi...

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L’Unione Europea dovrebbe investire di più nella pace, non dare sussidi all’industria bellica

Fornire sussidi all'industria delle armi non è sicuramente la maniera migliore con cui il progetto europeo, fin dall'inizio fondato invece sulla pace, potrà recuperare sostegno presso cittadini ormai molto "euroscettici". Al contrario l'Unione Europea dovrebbe investire in posti di lavoro i progetti di ricerca che possano aiutare a prevenire i conflitti. Laetitia Sedou (Programme Officer in Bruxelles - European Network Against Arms Trade) Fonte: Euractiv - ENAAT - 15 settembre 2016 Dopo alcuni anni di lavoro continuo e persistente, oltre che discreto, in particolare di gruppi di pressione delle industrie gli armamenti come ASD, e con il supporto di alcuni...

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