Export di armamenti: tutto quello che il Governo non dice

Giorgio Beretta – Fonte: © Unimondo
23 maggio 2020

Due volumi per un totale di 1.830 pagine. Piene di dati, tabelle, grafici. Ma, su alcune questioni cruciali, nemmeno una parola. E’ la “Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, riferita all’anno 2019. Consegnata alle Camere lo scorso 12 maggio, è stata pubblicata nei giorni scorsi sui siti del Senato e della Camera. Viene predisposta, ai sensi della legge n. 185 del 1990, dalla Presidenza del Consiglio e comprende le relazioni dei Ministeri degli Affari esteri della cooperazione internazionale, degli Interni, della Difesa, dell’Economia e delle finanze e dell’Agenzia delle dogane “per quanto di rispettiva competenza”. “Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è responsabile della definizione degli indirizzi per le politiche degli scambi nel settore della Difesa, delle direttive generali e delle attività di indirizzo, d’intesa con il Ministero della Difesa, con il Ministero dello Sviluppo Economico e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri” – si legge nella prima riga della Relazione.

Le omissioni della Relazione
Per comprendere gli indirizzi e le politiche in materia di esportazione di armamenti sono quindi due le relazioni principali: la relazione introduttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Relazione del Ministero degli Affari esteri della cooperazione internazionale (MAECI). Ed è proprio in queste due relazioni che non si trova menzione di alcune informazioni di fondamentale importanza…