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L’Osservatorio su fucili e pistole «Dati volutamente opachi» Giorgio Beretta fa parte dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, ha più volte denunciato la mancanza di trasparenza nelle statistiche. «La sensazione è che un vero censimento non lo si voglia fare» di Luca Rinaldi Leggi tutta l'intervista sul sito del Corriere della Sera - Edizione di Milano letto 331 volte

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L’Osservatorio su fucili e pistole «Dati volutamente opachi»

Luca Rinaldi - Fonte: © Corriere Della Sera 09 luglio 2016 Giorgio Beretta fa parte dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia, ha più volte denunciato la mancanza di trasparenza nelle statistiche. «La sensazione è che un vero censimento non lo si voglia fare» Si stima che in Italia circolino tra i sette e i dieci milioni di armi, per un totale di 4 milioni di famiglie in cui ne è presente almeno una. Il problema è che si tratta, appunto, di stime e per di più risalenti al 2008. Nonostante la possibilità di...

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La Lombardia sta diventandouna regione a mano armata

Luca Rinaldi - Fonte: © Corriere Della Sera 9 luglio 2016 Sono 165 mila le licenze concesse. Il 5 per cento in più rispetto all’anno passato. Crescono i fatturati delle aziende, un settore che non conosce crisi. Il recente omicidio a Dorno (Pavia) della quarantaquattrenne Emanuela Precerutti per mano del compagno Roberto Garini con una calibro 9, regolarmente detenuta per uso sportivo, riporta al centro dell’attenzione il tema del rilascio dei porti d’arma da fuoco e della diffusione delle armi. Nell’ultimo anno in Lombardia gli episodi non sono mancati, a cominciare dalla sparatoria al tribunale di Milano avvenuta il 9...

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Perché mobilitarsi sulla guerra in Yemen

Mimmo Cortese - Fonte: © Blog personale 07 luglio 2016 E’ urgente avviare una fortissima pressione e una campagna di mobilitazione! Siamo corresponsabili, oggi, di una guerra dove il massacro di civili, il terrore, seminato a pioggia, tra vecchi, donne e bambini, è una parte fondante della strategia militare. Si tratta della guerra in Yemen. Noi stiamo fornendo armi e stiamo cooperando militarmente con dei paesi che la stanno combattendo. Oggi. Tutto ciò è inaccettabile! Nei giorni scorsi diversi ed autorevoli esponenti politici ed istituzionali del nostro paese hanno commentato, partecipi, il grave assassinio della deputata inglese Jo Cox. Il Presidente Napolitano ha solennemente scritto che Jo apparteneva alla “tradizione migliore e della...

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Le aziende europee di armamenti traggono profitti dalla crisi dei rifugiati

Fonte: © Rete Disarmo 04 luglio 2016 Uno studio di Stop Wapenhandel pubblicato da TNI indaga i comportamenti anche di Finmeccanica-Leonardo. Fonte: Stop Wapenhandel - TNI - Rete Disarmo - 04 luglio 2016 Le principali aziende europee di armamenti coinvolte nella vendita di sistemi militari al Medio Oriente sono le stesse aziende che stanno traendo profitti dalla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea: lo rivela il rapporto “Border Wars: The Arms Dealers profiting from Europe’s Refugee Tragedy” (Frontiera di guerra. Come i produttori di armamenti traggono profitto dalla tragedia dei rifugiati in Europa) promosso dalla ONG olandese Stop Wapenhandel e pubblicato dal Transnational Institute con rilancio italiano da...

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Basta armi italiane a regimi repressivi e in conflitti: il Parlamento assuma proprie responsabilità

Roma, 24 giugno 2016 – COMUNICATO AI MEDIA Bombe e accordi militari italiani continuano a favorire regimi autoritari e conflitti, mentre la trasparenza è sempre più compromessa. Una situazione inaccettabile: Rete Disarmo fa appello al Parlamento affinché ritorni ad occuparsi dell'export militare italiano per una rigorosa applicazione della legge 185/90. Ancora bombe per i conflitti, ancora accordi militari con regimi autoritari che vanno ad infiammare le regioni di maggior tensione del pianeta. E' questa la situazione relativa all'export militare italiano che anche le ultime notizie ci dipingono. E che, ancora una volta, danno ragione a chi come la Rete Italiana per il Disarmo...

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Italia: nuove spedizioni di bombe ai sauditi per bombardare lo Yemen

Giorgio Beretta - Fonte: © Unimondo 22 giugno 2016 Sono riprese, nel silenzio generale, le spedizioni di bombe aeree dall’Italia all’Arabia Saudita. L’informazione è confermata dal registro del commercio estero dell’ISTAT che riporta 123 quintali (Kg. 122.835) di “armi e munizioni” – ma di fatto sono bombe – per un valore di oltre 4,6 milioni di euro (€4.679.875) inviate nel mese di marzo all’Arabia Saudita dalla provincia di Cagliari. Spedizioni che risultano in aperto contrasto con la risoluzione del Parlamento europeo, approvata ad ampia maggioranza lo scorso marzo, che chiede di imporre un embargo sulle forniture militari all’Arabia Saudita in considerazione delle “gravi accuse di violazione del diritto umanitario internazionale da parte...

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(AL)ITALIA – Emirati Arabi Uniti – 450 Giorni di guerra in Yemen

Brescia, 16 giugno 2016 Nei giorni scorsi alcuni illustri editorialisti hanno scritto, tra il sarcastico e l’indignato, sulle nuove divise dell’Alitalia, la cui proprietà si trova oggi nelle mani degli Emirati Arabi Uniti (EAU). L’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia (OPAL) non ha condiviso per nulla i giudizi sommari, superficiali e liquidatori espressi da formule sprezzanti e parole gravide di pregiudizio come "Europa Saudita" o "il committente è musulmano e si vede" (sic!), come abbiamo letto su La Stampa. Per leggere la "certificazione" di ciò che accade quando un prodotto italiano finisce in alcuni paesi arabi suggeriremmo un altro tema...

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Per un mare di pace: riconvertiamo Seafuture!

La Spezia lunedì 23 maggio 2016 Un evento dedicato al mare del futuro, fagocitato dalla Marina Militare, a cui sono stati invitati i rappresentanti delle Forze armate di paesi responsabili di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Questo è “SeaFuture 2016”, la fiera internazionale che sotto la copertura dell’innovazione e della sostenibilità, nasconde un altro intento: promuovere nuovi affari soprattutto per il comparto militare. La Quinta edizione di “SeaFuture 2016” rivela la vera natura della manifestazione: da evento presentato nel 2009 alla stampa e alla città per valorizzare le potenzialità del territorio ligure favorendo l’incontro tra...

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L’Europa non è trasparente sulle armi che vende nel mondo

Fonte: © Rete Disarmo 05 maggio 2016 La Relazione annuale dell’UE sul controllo delle esportazioni di armi e sistemi militari: in ritardo, incompleta e incoerente. Il Consiglio dell’Unione europea non sta prendendo sul serio il controllo democratico sull’esportazione di armamenti La Rete italiana per il disarmo (RID) insieme al European Network Against Arms Trade (ENAAT) esprimono una forte critica nei confronti del Consiglio dell’Unione europea «per non prendere sul serio il controllo democratico sulle esportazioni di armi e di sistemi militari». Le due organizzazioni rendono nota la loro posizione in un comunicato congiunto (in allegato) emesso oggi a seguito della pubblicazione della “XVII Relazione sulle esportazioni di tecnologia...

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