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Iran, caccia ai pallini made in Italy che i repressori usano contro le piazze

Alessandro De Pascale – Fonte: © Il Manifesto 1 Dicembre 2022 Già un mese dopo l’inizio delle proteste in Iran contro il regime degli ayatollah, cominciate il 13 settembre, le organizzazioni per i diritti umani diffusero le prime foto dei manifestanti colpiti con pallottole da caccia. Una di queste, rilanciata sui social da Mariano Giustino, inviato in Turchia di Radio Radicale, mostrava la schiena di una ragazza che manifestava a Saqqez (est Iran) colpita da «550 pallini di proiettili di un fucile da caccia». È la cosiddetta «rosata di pallini di piombo, perché una singola cartuccia può arrivare a contenerne...

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“Porto d’armi”, le rotte degli armamenti

Inchiesta sull’export degli armamenti, tre video con le interviste anche a Carlo Tombola di WW e OPAL  Pietro Adami - Fonte: © TGR - Liguria 30 maggio 2022 Nella prima puntata dell'inchiesta, il passaggio attraverso le banchine, raccontato da Ong e camalli Da otto anni un gruppo di camalli genovesi accompagna con scioperi e manifestazioni il passaggio di navi saudite nel porto cittadino. Navi che trasportano armamenti. Nella prima puntata dell’inchiesta Porto d’armi la Tgr ricostruisce il transito davanti alle banchine del capoluogo ligure. Carri armati, elicotteri, missili e container pieni di esplosivi: il tema non è solo etico. I lavoratori del...

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COMUNICATO STAMPA DELL’OSSERVATORIO THE WEAPON WATCH

Fonte: The Weapon Watch 28 aprile 2021 L’associazione “The Weapon Watch - Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo” chiede che Autorità di Sistema Portuale e Guardia Costiera diano una risposta alle richieste di informazioni circa armamenti e munizioni che passano dal porto di Genova. Sono trascorsi quasi due anni dal blocco della “Bahri Yanbu”, la nave su cui il 20 maggio 2019 si stava caricando materiale militare destinato all’Arabia Saudita impegnata nella guerra in Yemen. Da allora le proteste contro le navi saudite si sono ripetute quasi mensilmente, mantenendo l’attenzione dell’opinione pubblica sul porto di Genova, da...

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Il commercio delle armi tiene sotto tiro il Messico. Il ruolo dell’Italia

Caterina Morbiato - Fonte: © Altreconomia 1 febbraio 2021 Nel Paese l’esercito controlla le forniture armate destinate alla polizia. Un flusso opaco in cui si inseriscono anche aziende europee che rifiutano però ogni responsabilità nonostante un contesto segnato da violenze e abusi. È il 26 settembre 2014, da ore la pioggia bagna le strade già buie di Iguala, nello Stato di Guerrero. In tre punti della cittadina piovono anche proiettili. La polizia municipale ha intercettato gli autobus che trasportano gli studenti della scuola di Ayotzinapa in viaggio verso Città del Messico per il 46esimo anniversario del massacro studentesco di Tlatelolco-...

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L’Italia e la guerra in Yemen ( I Lunedì di Città Nuova) diretta Facebook

International Day of Action on Yemen 25 gennaio 2021 ore 18:30 Diretta video su www.facebook.com/cittanuova.it In collegamento con alcune delle realtà della società civile che si oppongono alla fornitura delle armi ai Paesi in guerra e propongono un’economia di pace  Cinzia Guaita, Comitato riconversione Rwm Comitato Riconversione RWM per la pace ed il lavoro sostenibile Carlo Tombola, Campagna Weaponwatch Osservatorio sulle armi nei porti europei e del Mediterraneo Paolo Pezzati, Oxfam Italia Movimento globale di persone che vogliono eliminare l’ingiustizia della povertà. Coordina Carlo Cefaloni redattore Città Nuova Leggi tutte le info

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THE WEAPON WATCH – Giornata internazionale contro la guerra in Yemen

THE WEAPON WATCH Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei e il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova organizzano per lunedì 25 gennaio 2021 alle ore 15 un incontro online in occasione della giornata internazionale contro la guerra in Yemen. Parteciperanno all’incontro: Giorgio Beretta, analista di OPAL Osservatorio Permanente Armi Leggere Francesca Bisiani, responsabile di Amnesty International Liguria Carlo Cefaloni, redattore di “Città Nuova” Giacomo Marchetti, redattore di “Contropiano” Daniela Roccu, volontaria Emergency Cornelia Toelgyes, vice-direttrice di “Africa ExPress” Con l’intervento di lavoratori portuali del CALP.   Coordina: Carlo Tombola (the Weapon Watch) L’incontro sarà trasmesso in diretta Facebook.

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Da Domusnovas allo Yemen: il viaggio delle bombe made in Italy

lunedì 18 gennaio 2021 ore 17,30 LIVE STREAMING Incontro in occasione del trentesimo anniversario della prima Guerra del golfo, la prima guerra trasmessa ovunque in diretta televisiva. Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 1991 scattava l'operazione "Desert Storm", la campagna militare di attacco all'Iraq di Saddam Hussein da parte delle forze americane e della coalizione internazionale, in risposta all’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. Incontro con: Zaira Zafarana - rappresentante principale dell’International Fellowship of Reconciliation (IFOR) presso le Nazioni Unite a Ginevra e vicepresidente del MIR Italia, branca italiana dell’IFOR. Enzo Ferrara - ricercatore Centro Studi Sereno...

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Ni la pandemia detiene la importación de armas italianas

  Irene Savio - Fuente: ©Proceso 04 de enero de 2021 La norteña provincia de Brescia en Italia, donde está la sede central de la multinacional Beretta, duplicó sus exportaciones a México. Las armas han acabado en manos de criminales y de cuerpos policiacos no militares, que también han sido acusados de graves violaciones de derechos humanos... “Llevaban meses sin actualizar sus bases de datos cuando finalmente publicaron estas cifras, que no solamente demuestran que estas exportaciones no fueron interrumpidas por la pandemia, sino que aumentaron”, subraya en entrevista Tombola. “Independientemente de la pandemia, que este año sometió varios meses...

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Armi italiane alla polizia messicana «Stop all’export, garantire i diritti»

Lucia Capuzzi - Fonte: ©Avvenire 03 gennaio 2021 Iguala, 26 settembre 2014. Un gruppo di ragazzi della scuola agraria di Ayotzinapa si reca nella cittadina del Guerrero da dove in- tende partire alla volta della capitale per il 46esimo anniversario del mas- sacro di Tlatelolco. Gli agenti municipali li attaccano. Non è chiaro che cosa sia davvero accaduto quella not- te: 43 giovani scompaiono nel nulla. Tra i pochi dati certi c’è il fatto che la polizia di Iguala ritenuta da tutte le inchieste complice nella sparizione aveva in dotazione fucili d’assalto di produzione europea: 73 dell’italiana Beretta e 37...

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